Se c’è una cosa che so degli scrittori, è che a loro piace fantasticare sulle scene.
Comprensibile: non hai vincoli, puoi saltare da un momento all’altro della timeline senza restrizioni di sorta e nessuno ti verrà a rompere col fatto che la scena è incoerente o la scrittura piena di problemi.
Ma arriva un momento nella vita di uno scrittore (a quelli che lo sono anche nei fatti, oltre che negli intenti) in cui la fantasia deve essere tradotta in parole, ed è allora che lo scrittore sognatore (perdonate il gioco di parole, anzi no) si accorge che quella scena, che era così vivida nella sua testa, o quel dialogo che avrebbe fatto invidia a Tarantino, o quell’idea partorita da non si sa quale percorso intuitivo, non sono venuti proprio come immaginati.
Seguono scene di panico con folle isteriche, bambini che urlano e cani che latrano. E lo scrittore che non ha addestrato adeguatamente la sua mentalità potrebbe convincersi di non essere all’altezza e finanche abbandonare il progetto.
Ovviamente il Capitano è qui per dirti che non è la strada giusta. Anzi, in questo video ti spiegherò che la cosa non solo è normale, ma addirittura necessaria per assicurarsi che la storia prenda la giusta piega.
Alla fine, dopo che il testo avrà superato diverse riscritture, controlli dei beta-lettori e un check dal vostro editor di fiducia, sarà completamente diverso da quello che vi eravate prefissati. Ma ehi, sarà migliore!
Ed è per questo che la mia raccomandazione, prima di lasciarvi al video, è di non badare alla prima impressione e fidarvi del processo di scrittura, in tutte le sue fasi. Parola di Capitano!
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